Insegne Vintage: come si determina il valore
Le insegne storiche di attività ricreative o esercizi commerciali sono oggetti dallo charme squisitamente vintage, soprattutto se realizzate a mano da artigiani professionisti.
Manufatti forgiati in metallo battuto a mano, laccati e smaltati a leggero rilievo e con caratteri elaborati, le insegne commemorative o pubblicitarie di grandi marchi come Coca Cola, Martini o Budweiser, per citarne alcuni, sono prodotti di qualità e dal fascino molto retrò.
Ne esistono di varie misure, materiali e tipologie. Dalle insegne a parete a quelle a bandiera, a pergamena, sopravetrina e con pali, il ventaglio è estremamente ampio.
A seconda dell’epoca storica di riferimento, è possibile identificare diverse tipologie di materiali più o meno pregiati utilizzati per la produzione di insegne pubblicitarie e commemorative, dal legno alla porcellana smaltata, dal cartone al ferro, dalla latta all’alluminio. Gli esemplari più rari e pregiati possono
valere una fortuna.

Come determinare il valore potenziale di un’insegna vintage
Interi plotoni di collezionisti e appassionati del genere sono disposti a spendere somme non indifferenti per arricchire la propria collezione con un pezzo raro.
La vendita di insegne, targhe e stemmi d’epoca può rivelarsi un modo interessante per monetizzare velocemente.
Ti stai domandando quanto potresti guadagnare con le insegne antiche che hai trovato per caso in soffitta o sgomberando la cantina? Abbiamo realizzato una mini-guida per aiutarti a determinare il valore potenziale di un’insegna vintage.

– Rarità Insegne
La rarità è indubbiamente uno degli aspetti più importanti per determinare il valore di insegne e targhe antiche.
Un’insegna può essere definita rara se ce ne sono pochi esemplari in circolazione e ancor di più se è assolutamente unica o pressoché introvabile.
Il consiglio è quello di informarsi, indagare ed effettuare ricerche approfondite per capire se l’oggetto in questione sia un’edizione limitata o una produzione unica. Accertati, inoltre, che non si tratti di una semplice riproduzione.
Ricorda: se un oggetto non l’hanno in molti, lo vorranno in tanti.

– Età e storia dell’insegna
Molto spesso, più un’insegna è antica, più è probabile che sia preziosa. Con il passare del tempo, infatti, si riducono progressivamente le probabilità che ci siano in circolazione esemplari analoghi o simili.
Se non ne conosci esattamente l’origine, puoi provare a risalire approssimativamente alla data in cui l’insegna è stata prodotta osservando eventuali marchi, scritte o incisioni.
Datare l’oggetto o perlomeno risalire all’incirca al periodo in cui è stato realizzato può dare un’idea della sua storia. Se
l’oggetto ha una rilevanza particolare, il valore cresce.
Per considerarsi antico, un oggetto dovrebbe avere almeno un centinaio di anni, ma non è l’unico fattore da considerare. Solo perché un prodotto è molto vecchio, non significa necessariamente che sia raro e prezioso.
Se si tratta di un articolo datato ma ancora ampiamente in circolazione e di cui ne esistono molti modelli simili, è piuttosto improbabile che sia considerato particolarmente pregiato dai collezionisti, a prescindere dalla sua età effettiva.

– Condizioni e stato di conservazione
Un fattore fondamentale per determinare il valore di un’insegna vintage o una targa antica è quanto bene l’oggetto abbia superato la prova del tempo. Ruggine, corrosione, scolorimento, fenditure, graffi, solchi, scalfitture o altri elementi che possono aver danneggiato l’oggetto al punto da comprometterne la leggibilità determinano inevitabilmente una riduzione del suo valore.
Esamina attentamente lo stato di conservazione dell’insegna. Più è buono, maggiore sarà il suo valore. Un’insegna antica dipinta a mano in buone condizioni avrà un valore nettamente superiore rispetto a una di pari fattura ma in cattive condizioni.

– Qualità ed estetica
Da non confondere con le condizioni, la qualità di un’insegna antica si riferisce al suo appeal visivo, alla grafica, alla qualità dei materiali utilizzati, alle proporzioni, alla spaziatura delle lettere, a spessori e filettature e al valore della lavorazione artigianale e della finitura.
Un’insegna esteticamente valida ed elegante, di forte impatto visivo e di qualità elevata sarà più interessante agli occhi di collezionisti e appassionati del genere rispetto a un prodotto simile ma di qualità inferiore.
Il valore di un articolo da collezione aumenta in base a quanto è ricercato.
– Marchio o produttore
Se l’insegna reca il marchio o il logo di un’azienda non più in attività, è molto probabile che il suo valore sia piuttosto alto, proprio perché si riducono le probabilità di trovare prodotti analoghi in circolazione.
Osserva attentamente l’insegna per vedere se riesci a identificare il marchio del produttore o il nome dell’autore, e, una volta individuato, fai qualche ricerca online per vedere se tale dato può aggiungere valore al prodotto.
– Provenienza e luogo di produzione
Un altro elemento utile per determinare il valore di un’insegna vintage è il luogo in cui è stata prodotta. Prova a vedere se riesci a procurare documenti di provenienza dell’oggetto, che possano fornire prove contestuali e circostanziali sulla sua origine, produzione e storia.
La somma che un collezionista è disposto a pagare aumenta, in genere, con una provenienza certa e prestigiosa e, al contrario, cala per un oggetto la cui provenienza è incerta.
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